Museo Archeologico Regionale Lilibeo Marsala
“Baglio Anselmi”
Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala è ospitato in un antico baglio, “Baglio Anselmi”, costruito intorno al 1880 come stabilimento vinicolo, sito alla periferia della città, che fu adibito a museo nel 1986 dalla Regione siciliana e inaugurato nel 1999. Alla fine degli anni 2000 fu espropriato ed acquisito al Demanio regionale il Baglio Tumbarello-Grignani e collegato al Baglio Anselmi con un apposito passaggio coperto. Il Museo al suo interno ospita la Venere Lilybetana (detta anche Venere Callipigia), statua romana del I - II secolo d.C., copia di una statua ellenistica del II secolo a.C. Successivamente il museo è stato ristrutturato per ospitare la Nave punica, il cui naufragio è databile alla metà del III secolo a.C. in coincidenza con la battaglia delle Egadi (241 a.C.), ritrovata nel 1969 nelle acque al largo dell'Isola Grande, presso l'imboccatura nord della laguna dello Stagnone. È certamente il reperto più importante del museo, visitata da archeologi e studiosi di tutto il mondo, in quanto esemplare unico. Dal 18 dicembre 2015 ospita anche la Nave romana di Marausa ripescata davanti alla costa di Trapani, esposta al pubblico dall'aprile 2019. Altri reperti contenuti nel museo sono costituiti da ceramiche e terrecotte di epoca ellenistica e romana oltre ad una serie di epigrafi incise su lastre di pietra, anfore da trasporto, ceppi di ancora, e il carico di relitti arabo-normanni affondati nella zona. Alle spalle del grande edificio si trova il vastissimo terreno entro cui sono stati trovati i resti dell'antica città di Lilibeo, insulae romanee i cui mosaici sono esposti al museo, ed un perfetto decumano. In seguito a lavori di restyling, eseguiti nel corso del 2016, il museo è stato dotato di grandi schermi, per vivere al meglio la visita museale, arricchita dai documenti e ricostruzioni video di quest'ultimi. Nel 2017 il Museo è stato nuovamente rinnovato grazie ad un progetto di valorizzazione POIn, che ha riguardato tutta l’esposizione, organizzata secondo nuovi criteri topografici, cronologici e tematici, con un percorso di visita completamente rimodulato che ripercorre la storia dell’antica Lilibeo attraverso materiali inediti accostati ai già noti reperti del precedente allestimento e un affascinante itinerario subacqueo. Le collezioni sono costituite da reperti provenienti dalle campagne di scavo condotte a Marsala dai primi del Novecento ad oggi, insieme ad un ristretto nucleo della Collezione “Whitaker” di Mozia e ad antiche acquisizioni comunali. Dall’ingresso si dipartono due percorsi espositivi: l’uno, a destra, dedicato ai rinvenimenti subacquei, tra i quali la Nave punica, la Nave tardo-romana di Marausa, i Relitti medievali dal litorale sud di Marsala; l’altro, a sinistra, che illustra la città di Lilibeo, fondata da Cartagine dopo la distruzione di Mozia (397 a. C.) e conquistata da Roma con la Battaglia delle Egadi (241 a. C.) che concluse la Prima Guerra Punica. Il secondo percorso di visita è incentrato sulla città di Lilibeo e viene introdotto dalle testimonianze archeologiche anteriori alla sua fondazione: i centri fenicio-punici di Mozia e Birgi con i corredi delle necropoli arcaiche e le stele del tofet; i rinvenimenti preistorici e protostorici sparsi nel territorio che attestano la frequentazione nell’entroterra lilibetano sin dal Paleolitico Superiore.
CONTATTI
- Lungomare Boeo, 34, 91025 Marsala TP
- https://www.parcolilibeo.it
- parco.archeo.lilibeo@regione.sicilia.it
- 0923-953614