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Erice

Erice è un piccolo borgo medievale sulla cima del monte omonimo, le cui radici affondano nel mito. 
La sua storia millenaria si respira ad ogni passo e ogni angolo del paese suscita emozioni. Di antichissime origini, Erice situata a m.751 sopra il livello del mare, sembra essere stata fondata dagli Elimi, un popolo proveniente probabilmente dalla Grecia e stanziatosi nella Sicilia occidentale intorno all'VIII sec. a.C.

Centro religioso di fondamentale interesse per la presenza del sacro thémenos, il santuario pagano dedicato alla dea dell'amore, fu, per l'importanza strategica meta e obiettivo di conquista di altri popoli come i cartaginesi che rafforzarono la cinta muraria edificata dagli Elimi e resero la città praticamente inaccessibile e inespugnabile, tanto che con Siracusa ed Enna, come tramanda Strabone (VII sec. a.C.), Iruka divenne una delle tre piazzeforti siciliane più importanti dal punto di vista militare. La cinta muraria venne ampliata dai Punici come dalle risultanze degli scavi archeologici condotti dalla Freie Universitat di Berlino che ha individuato l’antica città nei pressi del Villaggio Turistico. Erice assunse nel tempo diverse denominazioni: Erix, Iruka, Gabel-el-Hamid, Monte San Giuliano ed Erice. Dotata da Federico II di Svevia con un privilegio del 1241 di un territorio vastissimo, per la fedeltà alla corona regia venne appellata Excelsa et Fedelissima Civitas. Nel 1936 assunse definitivamente l'attuale appellativo.

 

Curiosità:

  • A Erice sorge il complesso di San Pietro, sede del Centro Internazionale di Cultura Scientifica "Ettore Maiorana". È per questo centro che Erice è nota anche come "città della scienza" o della Pace, visto che qui, come è sempre stato nelle intenzioni del suo fondatore, lo scienziato Antonio Zichichi, da quarant'anni si alternano scienziati di tutto il mondo, a mettere a disposizione dell'umanità le loro scoperte.

 

  • Così bella da essere citata da Gabriele D’Annunzio in una sua poesia, Erice è sicuramente uno dei posti della Sicilia da visitare assolutamente. La quiete, le specialità dolciarie e il fascino medievale che traspira da ogni viuzza fanno di Erice un paradiso a 751 m d’altezza, lontano dal caos cittadino, dove gli unici rumori sono i passi dei turisti che camminano per le stradine in pietra di uno dei borghi più belli d’Italia.

 

Prodotti Tipici:

Erice conserva intatto il fascino di antico borgo medievale, animato da botteghe di artigianato tipico: le ceramiche finemente decorate, i tappeti variopinti tessuti a mano, i tradizionali dolci a base di mandorla e frutta candita.

 

Le specialità culinarie di Erice: sono principalmente dolci, dalle antiche tradizioni, che affondano le proprie radici nei monasteri ed in particolare assolutamente da provare: le genovesi, i mustazzoli e i dolci di zibibbo ericini.

 

Le genovesi sono dei fagottini di pasta frolla dalla forma rotonda, ripieni di crema o ricotta e spolverizzati con zucchero a velo.

 

I mustazzoli, invece, sono biscotti dalla forma allungata, a base di mandorle, farina, zucchero, cannella e fiori di garofano.

I dolci di zibibbo sono pasticcini di pasta reale dalla forma ovale, ripieni di liquore allo zibibbo e ricoperti di cioccolato fondente.

 

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